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P.le Corridoni 7/A e Piazzale Bertozzi 

ALL YOU CAN WISH 

Negozio a cura di e con 

Chiara Renzi, Daniele Bonaiuti 

Santa Rita e Sant'Antonio uniscono la loro beatitudine celeste per soddisfare le vostre richieste. Un temporary shop per casi disperati, apparentemente impossibili, calamità naturali, oggetti smarriti, matrimoni infelici. Offerte speciali per viaggiatori e zitelle. 

P.le Bertozzi 29/a 

ELOGIO DEL MANICHINO 

Negozio a cura di DispensaBarzotti 

Cercasi personale per prossima apertura negozio di manichini. Far i manichini vi renderà felici!, esorta il titolare che sembra più il domatore di un circo decaduto che il responsabile di un bazar. 

Via Bixio 50 e Piazzale Bertozzi 

SCARPE DIEM 

Negozio a cura di e con Elisa Cuppini 

sound Jacopo Chiari 

Un’anima scalza, dall'identità incerta, riacquisterà voce e presenza indossando scarpe appartenute a molti personaggi teatrali. Saranno gli spettatori/clienti a scegliere, passo dopo passo, 

chi potrà di nuovo calzare la scena. 

Via Imbriani 45 

SONORIA 

Negozio a cura di Mirto Baliani 

Un percorso immaginifico tra suono e materia in un inedito magazzino di oggetti sonori idati da Mirto baliani e marco Parollo. Un suono rosso guiderà i partecipanti in una sorta di labirinto sensoriale. 

Via Bixio 67/A e Via Imbriani 

MEMORIE DI UN ATTORE S-FRUTTATO 

Negozio a cura di e con Savino Paparella 

La bottega di un attore cane che in tanti anni di carriera, con tutta la frutta e verdura che gli hanno tirato addosso, si è aperto una bottega, catalogando tutto, battuta per battuta, pomodoro per pomodoro. 

Piazzale Picelli 7 

LA VENDITRICE DI BOTTONI 

Negozio a cura di Daniele Gol – Teatro Distinto 

Una giovane donna ci racconta di un’anziana venditrice di bottoni, sua nonna. Oggetti, suoni, e parole per rievocare alcuni momenti importanti della loro vita insieme, del profondo legame che le ha unite. 

Via Rismondo 1 

Complesso Romanini-Stuard 

MOOP 

MUSEO DEGLI OGGETTI ORDINARI DI PARMA 

Un progetto di Théâtre de Cuisine e Teatro delle Briciole 

Non un negozio ma un anomalo atlante, potenzialmente infinito, di oggetti quotidiani prestati o regalati dagli abitanti. Un progetto di ricostruzione dell’identità collettiva del territorio, una collezione sempre aperta a nuove acquisizioni. 

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