Anche Micro Macro ETS e Insolito Festival esclusi dai finanziamenti del Ministero della Cultura
- Associazione Micro Macro
- 18 ore fa
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Il Ministero della Cultura ha escluso Insolito Festival dal finanziamento triennale del Fondo Nazionale Spettacolo per lo dal Vivo (FNSV) per il periodo 2025-2027. Dopo aver ottenuto un punteggio di 20,20 per la qualità artistica nella precedente edizione, il Festival ha subito un inspiegabile crollo a 8,90 punti, al di sotto della soglia minima per l’accesso. Una decisione che solleva interrogativi nel contesto di un’ondata di esclusioni e tagli che ha colpito anche altri importanti progetti culturali italiani. La direzione artistica condivide in questa dichiarazione pubblica la propria perplessità, ribadisce i valori fondativi del progetto e conferma che Insolito Festival 2025 si farà, con ancora più determinazione.
Parma, 7 luglio 2025 - Il Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (FNSV) è il principale strumento di finanziamento pubblico nazionale per le attività di teatro, musica, danza, circo e festival multidisciplinari in Italia. I progetti presentati vengono valutati da una commissione ministeriale sulla base di criteri stabiliti: tra questi, il punteggio relativo alla “qualità artistica” è determinante per l’ammissibilità. Per il triennio 2025-2027, Insolito Festival non è risultato idoneo a causa di un punteggio giudicato insufficiente (8,90 su una soglia minima di 10), nonostante i risultati positivi del triennio precedente.
L’esclusione arriva in un contesto acceso: dimissioni nella commissione, dichiarazioni politiche divisive, tagli drastici a numerose realtà teatrali riconosciute per il loro valore culturale e innovativo, primo tra tutti Santarcangelo Festival, la più longeva manifestazione festivaliera italiana dedicata alla ricerca e alla sperimentazione. In questo clima, anche il nostro festival subisce un colpo durissimo, che non possiamo ignorare e che chiede una riflessione che vogliamo condividere apertamente con il nostro pubblico, i partner, le istituzioni e tutte le persone che in questi anni hanno creduto nel progetto.
Dichiarazione della Direzione Artistica
È successo. Sulla base dei criteri valutativi della qualità artistica del progetto triennale 2025–2027, Insolito Festival è risultato non idoneo a ricevere i contributi ministeriali del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo.
Vista la situazione delle ultime settimane, con i primi esiti della commissione ministeriale, le dimissioni e le accese polemiche, non possiamo negare che anche noi – dopo Santarcangelo Festival e tante altre vittime illustri – ci stessimo preparando a incassare il colpo. Un colpo duro, che, se certo non metterà fine al Festival, danneggia però in modo profondo una progettualità costruita nel tempo, con lavoro, pazienza, entusiasmo e fatica. Un lavoro che coinvolge non solo Micro Macro e la struttura organizzativa del Festival, ma anche i professionisti, i teatri, le realtà artistiche con cui collaboriamo, i partner, le istituzioni che ci sostengono, e soprattutto il nostro pubblico: tutte le persone con cui sentiamo, oggi, il dovere di condividere queste riflessioni.
Dopo i tagli netti ad alcune tra le più rilevanti realtà della danza e dei festival multidisciplinari, sono arrivate le “pagelle” anche per il teatro di prosa. E noi siamo risultati “insufficienti” nel punteggio relativo alla qualità artistica, fortemente decurtato rispetto all’anno precedente, come è successo a tante realtà tra le più attive e significative nel settore. Nel nostro caso, ciò ha comportato la totale esclusione dai finanziamenti ministeriali.
Eravamo preparati a una riduzione, anche sostanziosa, ma confidando nei risultati dell’ultimo triennio, forse non immaginavamo che una scelta così drastica potesse basarsi solo ed esclusivamente su una valutazione qualitativa, di cui fatichiamo ancora a comprendere i criteri, rispetto ai quali chiederemo tutti i dovuti chiarimenti nelle sedi opportune. Per ora possiamo solo provare a interpretare, mettendo insieme le dichiarazioni politiche, le motivazioni che hanno condotto a questa valutazione.
In undici anni di programmazione, Insolito Festival ha saputo portare a Parma alcune tra le realtà più significative del teatro contemporaneo, riconosciute e premiate a livello nazionale e internazionale. E non lo ha fatto nel segno di una programmazione superficiale o a caccia di grandi numeri, ma sempre costruendo relazioni profonde e durature, con progettualità che sapessero dialogare con il territorio e la collettività che lo abita.
In questi undici anni ci siamo continuamente interrogati su quale fosse il valore di un festival teatrale per la collettività. Abbiamo pensato fosse quello di creare relazioni, comunità, legami. Siamo sempre stati convinti che il teatro dovesse farsi e mantenersi luogo di dialogo e pensiero condiviso, per tenere vivo e allenato il senso critico e lo sguardo sul reale. Abbiamo scelto di rivolgerci a un pubblico intergenerazionale e multiculturale, immaginando un festival attraversato da tutte le età, tante culture, diversi vissuti, storie capaci di allargare i confini del nostro desiderio di mondo, abbattendoli se necessario.
Abbiamo sempre cercato di esercitare il diritto all’immaginazione e alla complessità. Non abbiamo mai negato la nostra vocazione a un teatro sociale, civile e politico, anzi, l’abbiamo sempre rivendicata. Ma bisogna chiarire bene il senso di questi termini, affinché non vengano strumentalizzati da logiche di potere e interessi di parte che nulla hanno a che vedere con il modo in cui noi li abbiamo sempre intesi. Tutto ciò per noi ha significato assumersi la responsabilità di portare alla comunità occasioni per condividere pubblicamente ragionamenti critici e generativi. Ha significato cercare domande per leggere il presente, intuizioni e sguardi tesi verso prospettive inedite e narrazioni capaci di spostarci verso luoghi mai comodi, mai certi, per offrire punti di vista imprevedibili. Perché crediamo che l’arte possa servire anche e soprattutto a questo. Proprio per questi motivi, abbiamo sempre pensato che la libertà espressiva sia un requisito imprescindibile per determinare il valore di una proposta culturale, soprattutto quando sovvenzionata da fondi pubblici.
Ce lo hanno confermato, nel tempo, le istituzioni: il Comune di Parma, che ha rinnovato il proprio sostegno ad Insolito Festival ed espresso la propria solidarietà di fronte all'accaduto, e la Regione Emilia-Romagna, che per il prossimo triennio ha deciso di dare ancora maggiore fiducia al progetto, riconoscendogli un ottimo punteggio. Ce lo hanno confermato i nostri partner e i sostenitori privati, che hanno prontamente manifestato la volontà di supportare Insolito con più convinzione di prima.
E soprattutto il pubblico, con la sua continua partecipazione, con la sua sempre attenta, emozionante, vigile presenza. Con il dialogo costante e il confronto critico. Con tutto ciò che rende il progetto di Insolito Festival l'opera complessa e stratificata di una collettività e non un semplice prodotto culturale da consumare.
Non sappiamo se la poetica di Insolito Festival possa aver turbato qualcuno. Forse anche il nostro rientra, a sua insaputa, nella lista dei festival «divisivi (…) che dimostrano una deriva sempre più politicizzata, con spettacoli schierati contro i valori fondativi della nostra società: la famiglia, la Nazione, la religione, fino ad arrivare a messaggi contro le istituzioni stesse», come ha dichiarato l’onorevole Beatriz Colombo (Fratelli d’Italia) a proposito del caso Santarcangelo.
Non lo sappiamo.
Quello che sappiamo, però, è che non vogliamo abdicare al ruolo di pensatori, creatori di immaginari, inventori di linguaggi, artefici di cambiamenti. Crediamo che quella del Ministero e, di conseguenza, del Governo, sia una presa di posizione netta, che squalifica molte tra le realtà teatrali che hanno contribuito ad arricchire il panorama culturale italiano, alimentando ricerca, innovazione, partecipazione e crescita di intere comunità. Esprimiamo la nostra piena solidarietà a chi, come noi, dovrà rispondere a questo colpo.
Invitiamo il pubblico a non smettere di interrogarsi su ciò che sta accadendo alla cultura di questo Paese, per continuare a desiderarla viva, diversa, libera.
Insolito Festival si farà. Perché questa è la prima risposta che possiamo dare.
Più che mai, avremo bisogno di sentirvi presenti.
Beatrice Baruffini e Riccardo Reina
Direzione artistica di Insolito Festival 2025
La dodicesima edizione di Insolito Festival si svolgerà a Parma e nei comuni limitrofi dal 29 agosto al 21 ottobre 2025 con il contributo di Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Conad Centro Nord.
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