Piccole Guide Poetiche in via Imbriani
mar 11 ott
|Piazza Guido Picelli, 43125 Parma PR, Italia
Cosa guardano i bambini? Come guardano? E, soprattutto, il loro sguardo può farci vedere cose che noi adulti non avevamo visto?
Dove e quando
11 ott 2022, 17:30 – 18:30
Piazza Guido Picelli, 43125 Parma PR, Italia
Info
Piccole guide poetiche in via Imbriani
ideazione Beatrice Baruffini
un progetto di Associazione Micro Macro
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria via mail a insolitofestival@gmail.com, o tramite messaggio WhatsApp al numero +39 327 1966873
Il senso profondo di questo progetto pone al centro l'infanzia che, attraverso un lavoro di esplorazione teatrale di luoghi simbolo della città, intende svelare agli occhi adulti parti di una città nascosta. Cosa guardano i bambini? Come guardano? E, soprattutto, il loro sguardo può farci vedere cose che noi adulti non avevamo visto?
Affidare all'infanzia il compito di rivisitare un luogo può condurci ai suoi lati più reconditi. Può farceli guardare come non li avevamo mai visti prima. Il loro unico, vivo sguardo sulle cose, il loro essere attratti da ciò che non è convenzionale, la loro straordinaria potenza espressiva può aiutarci a ridisegnare un mondo, che abbiamo ancora voglia di esplorare e del quale, come adulti, abbiamo necessità di ritrovarne l'incanto.
Le guide poetiche impegnate in questo secondo percorso, realizzato grazie alla collaborazione con la Casa del Quartiere Villa Ester e Laboratorio Famiglia Oltretorrente, sono 15 bambin* dai 7 agli 11 anni. Hanno lavorato come veri e propri esploratori di città: muniti di zainetti, quaderni, matite hanno percorso alcune strade e piazze, osservato attentamente, realizzato interviste agli abitanti, ai negozianti, ai passanti, hanno creato relazioni teatrali.
Noi siamo le Piccole Guide Poetiche. In questi giorni abbiamo esplorato via Imbriani usando al meglio il nostro cervello, gli occhi, le orecchie, il naso, le mani, la bocca… tutti i sensi! I veri esploratori devono essere curiosi, attenti, silenziosi, pazienti e coraggiosi. Ci siamo allenati anche ad ascoltare i rumori: le foglie che cadono, il vento, le biciclette e i loro campanelli, le macchine, gli aerei in cielo, i lavori nelle case e le persone che parlano. Abbiamo sentito anche tante lingue diverse, come l’italiano, l’inglese, i dialetti, l’africano, l’indiano e l’arabo…
Lì c’è scritto “Libertà in Africa” per protesta contro chi cattura gli animali africani: i leoni, le tigri, i canguri e gli elefanti… forse l’ha scritto Banksy oppure un ragazzo che scrive libri africani…
Alla mensa di Padre Lino vanno tanti nonni. Potrebbero essere persone povere, oppure anche ricche che magari non hanno una famiglia e che vogliono mangiare insieme. Visto che credono in Dio forse mangiano il cibo dell’antichità, dei tempi di Gesù… il pane e il vino.
Qui in Piazzale Picelli cento anni fa le persone povere che vivevano nell’Oltretorrente hanno costruito delle barricate con tutto ciò che avevano: mobili, letti, armadi, cassettoni, cucine... anche con le panche della chiesa prestate da Padre Lino! Queste barriere servivano a bloccare l’invasione dei fascisti che volevano conquistare la città. I cittadini, seguendo Guido Picelli, sono riusciti a proteggere Parma dai nemici.