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Beatrice Baruffini | W (Prova di resistenza)

gio 20 ott

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Lenz Teatro - Sala Est

Un racconto dove le passioni nascono in strada, fuori dalla finestra, perché in casa si sta stretti. E in strada, in fila per il bagno, davanti all’unica fontana che pompa acqua, sugli scalini a giocare a carte, sulla porta sulla porta delle osterie, si vive.

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Beatrice Baruffini | W (Prova di resistenza)
Beatrice Baruffini | W (Prova di resistenza)

Dove e quando

20 ott 2022, 21:00

Lenz Teatro - Sala Est, Via Pasubio, 3/e, 43122 Parma PR, Italia

Info

W (prova di resistenza)

di e con Beatrice Baruffini

collaborazione artistica Ilaria Mancia

tecnico Riccardo Reina

luci Emiliano Curà

montaggio audio Dario Andreoli

voce fuori campo Marco Musso

Segnalazione speciale Premio Scenario Infanzia 2013

Selezione Scenario per Ustica

Anniversario delle Barricate del '22

Biglietto intero €8, ridotto €5 (under18)

«I laterizi (o mattoni) di qualsiasi tipo e forma, debbono nella massa essere scevri da sassolini e da altre impurità; avere facce lisce e spigoli regolari; presentare alla frattura (non vetrosa) grana fine ed uniforme; dare al colpo di martello suono chiaro; assorbire acqua per immersione; asciugarsi all’aria con sufficiente rapidità; non sfaldarsi e non sfiorire sotto l’influenza degli agenti atmosferici e di soluzioni saline; non screpolarsi al fuoco ed inoltre avere resistenza adeguata agli sforzi ai quali dovranno essere assoggettati in relazione all’uso». (art. 3 R.D. 16 novembre 1939 n° 2233)

La prova di resistenza è una prova caratteristica del mattone forato. Viene fatta applicando un carico di peso sempre maggiore su tutti e tre i lati del mattone, fino a raggiungere il carico di rottura e stabilire così il grado di resistenza del mattone forato. Capita raramente che un mattone forato riesca a resistere a un carico studiato apposta per sgretolarlo. Non capita quasi mai che un intero gruppo di mattoni forati riescano a resistere a carichi studiati apposta per sgretolarli.

Quando questo succede, è una rivoluzione. 

Parma 1922: prova di resistenza. Nei quartieri popolari dell’Oltretorrente e del Naviglio, a Parma, gli abitanti resistettero, innalzando le barricate, all’aggressione dei fascisti guidati da Italo Balbo. Furono cinque giorni di scontri in cui quasi tutta la città si schierò unita contro un comune nemico. Donne, uomini, bambini, ragazzi, ognuno come poteva, parteciparono a una lotta collettiva che portò Parma a essere l’unica città in grado di respingere il fascismo, prima della marcia su Roma.

Questa è una storia di povertà e di vendetta. Di buoni e cattivi. Di rossi e neri.

È un racconto dove le passioni nascono in strada, fuori dalla finestra, perché in casa si sta stretti. E in strada, in fila per il bagno, davanti all’unica fontana che pompa acqua, sugli scalini a giocare a carte, sulla porta delle osterie, si vive. 

Si fa l’appello dei figli per vedere quanti sono. 

Si fischietta Verdi, ci si prende a pugni, ci si allena alla lotta. Si sceglie la guerra. 

Si alzano marciapiedi. Muri. Barricate.

È una storia di ribellione e di resistenza. 

Di mattoni forati e di donne e uomini tutti d’un pezzo. 

“W” è il grido di vittoria di chi supera la prova di resistenza senza morire.

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